03 Mar Planning Sustainability- servizio di sostenibilità congiunto
Parliamo di sostenibilità
Sostenibilità, una parola sulla bocca di tutti. Cerchiamo di entrare nel dettaglio, cogliendo le diverse sfumature che caratterizzano questa tematica in ambito aziendale.
Sostenibilità
Essere sostenibili significa anticipare e gestire opportunità e rischi di carattere economico, sociale e ambientale presenti e futuri. Questo approccio si traduce in un vantaggio competitivo e nella capacità di creare valore nel lungo periodo.
Grazie alle proprie competenze, i consulenti Acanto Business Advisor affiancano ad un prodotto focalizzato sul concetto di sostenibilità ambientale, servizi attinenti alla sfera della sostenibilità di carattere economico-finanzario. Il servizio integrato è offerto infatti da un team di lavoro specializzato, composto da dottori commercialisti e consulenti esperti in modelli 231, informatizzazione, programmazione e controllo, ERM, organizzazione aziendale, sostenibilità ambientale e ESG.
L’attività si muove attraverso quattro fasi:
- ASSESSMENT
- STRATEGIA
- CONTROLLO
- REPORTING
1) Assessment
Partiamo dall’analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities e Threats), finalizzata alla valutazione dello “stato attuale” dell’azienda in riferimento ai suoi assetti e all’identificazione dei possibili scenari futuri. Le valutazioni sulla sostenibilità ambientale sono quindi integrate in un servizio di consulenza direzionale, volto all’individuazione delle aree di miglioramento e/o delle disfunzioni aziendali da eliminare.
Secondo un approccio di gestione del rischio (ERM), si procede dunque alla:
- Ottimizzazione delle risorse aziendali, veicolandole verso obiettivi di sostenibilità oltre che di maggior redditività.
- Determinazione del full cost aziendale.
- Analisi predittiva della redditività.
- Valutazione predittiva degli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili (OAC) anche con l’utilizzo di test di autodiagnosi dello stato di continuità aziendale.
- Analisi del cash flow previsionale.
- Redazione eventuale di Modelli 231/2001 (quale elemento centrale in relazione alle tematiche ESG) e codice etico.
- Studio del modello organizzativo più idoneo al business e dell’organizzazione della struttura aziendale.
A conclusione dell’analisi viene fornito ad ogni cliente un elaborato, contenente un’articolata relazione sullo stato attuale dell’azienda e sui possibili scenari futuri.
2) Strategia
Conclusa la prima fase, viene proposta al cliente una linea d’azione per l’intero contesto aziendale, definendo le linee strategiche che l’imprenditore intende perseguire.
Questo secondo step si articola in:
- supporto alle decisioni strategiche in materia di finanza aziendale.
- Supporto alle decisioni relative alla realizzazione di nuovi investimenti, sotto il profilo della sostenibilità finanziaria ed economica.
- Digitalizzazione della funzione di programmazione, amministrazione, finanza e controllo e informatizzazione dell’azienda.
- Consulenza, assistenza e supporto alle decisioni strategiche di natura commerciale.
Le attività vengono implementate assumendo quale linea guida il c.d. risk approach, indirizzato verso modelli di business sostenibili. La selezione delle strategie di business, invece, passa attraverso la gestione e la valutazione delle variabili di sostenibilità. Nell’ottica di crescita nel lungo periodo.
3) Controllo
Definite le linee strategiche, i consulenti affiancano le risorse aziendali nell’implementazione delle specifiche attività programmate. Con l’obiettivo, quindi, di monitorarne l’andamento e riscontrare le varianze tra i risultati ottenuti a consuntivo e quanto previsto in sede di programmazione.
In tale fase, il Budget rappresenta lo strumento centrale del sistema di pianificazione e controllo aziendale:
>> La rilevazione di uno scostamento rappresenta il mancato raggiungimento di un obiettivo prefissato, per cui sarà necessario individuare la causa che ha determinato tale risultato.
4) Reporting
A conclusione delle attività svolte, vengono forniti all’Imprenditori i principali strumenti di reportistica finanziaria e non finanziaria (cd. rendicontazione di sostenibilità), secondo gli standard ambientali, sociali e di governance emessi da EFRAG.
Secondo i seguenti obiettivi:
- Avvicinare la rendicontazione non finanziaria alle informazioni che il management utilizza quotidianamente nel governo dell’impresa.
- Rafforzare il bilanciamento della valutazione delle performance in un’ottica diversa da quella di breve periodo.
- Promuovere una struttura di reporting integrato che renda comparabile la rendicontazione aziendale in tutti gli aspetti del business.
Probabilmente questi standard diventeranno il riferimento per tutti gli stakeholder e i mercati in generale. Anche in considerazione della stretta collaborazione fra EFRAG e l’autorevole Global Reporting Initiative (GRI), fonte degli standards che rappresentano oggi le migliori best practises a livello globale (per il reporting di sostenibilità).
Per concludere
Asset intangibili come dipendenti altamente qualificati, reputazione, brand – così come capitale intellettuale e relazioni con gli stakeholder – determinano sempre più spesso il valore di un’impresa. Sono aspetti influenzati in maniera diretta dai fattori di una sostenibilità, che si misura nella capacità aziendale di creare valore nel tempo.
Le imprese che non saranno in grado di definire e quantificare tali asset rischiano di erodere progressivamente il proprio valore e la propria competitività.
Acanto fornisce il percorso studiato per individuare la compatibilità di business model e strategia con l’economia sostenibile, monitorare il ruolo degli organi amministrativi e di controllo e delle politiche aziendali, verificando i target di sostenibilità ed i progressi ottenuti.
Assessment&Coaching aiutano lo sviluppo del modello di business e della strategia aziendale, a favore delle opportunità offerte dalla sostenibilità. Individuando i key point essenziali: dall’impatto sui singoli sustainable development goals, alle circostanze positive legate agli interessi di tutti gli stakeholder.
Il percorso è corredato dalla redazione di un report finale per valutare le ripercussioni negative reali o potenziali legate alla catena del valore dell’impresa e, contemporaneamente, all’adozione di politiche di sostenibilità. Per attuare azioni preventive e valutare i principali rischi di impresa.
L’obbligo di rendicontazione della sostenibilità diverrà obbligatorio per tutte le aziende? Sembra proprio di sì. Meglio farsi trovare preparati!